La depressione post-partum
Depressione post-partum: cos’è?
La depressione post-partum può essere definita come un disturbo psicologico che coinvolge l’esperienza di donne e uomini, di durata variabile e che si evolve in qualche raro caso come depressione propriamente detta e, in rarissimi e gravi casi, può accompagnarsi a psicosi puerperale.
La Depressione Post Partum materna: i sintomi
Nei giorni successivi al parto molte donne manifestano sintomi depressivi, comuni e transitori, riconoscibili per uno stato generale di malinconia. Lo psicoanalista Donald Winnicott chiamò questa condizione baby blues: si possono infatti osservare crisi di pianto, irritabilità, inquietudine e ansia che tendono a risolversi velocemente.
Ben più sfiancanti e duraturi sono i sintomi della depressione post-partum che possono manifestarsi anche per un anno e che possono comprendere: disperazione, indolenza, affaticamento, inappetenza, insonnia o sonno eccessivo, confusione, pianto inconsulto, disinteresse per il bambino, paura di far male al bambino o a se stesse, repentini cambiamenti d’umore.
La Depressione Post Partum (DPP) paterna
Recentemente sono emersi dati a sostegno e riconoscimento delle difficoltà esperite anche dai padri in relazione al proprio ruolo genitoriale. Manifestazioni aggressive, alti livelli di stress percepito e difficoltà nel vivere il proprio ruolo di padre possono rappresentare campanelli d’allarme per un disturbo generalmente non riconosciuto.
La nostra società offre scarsa accoglienza alle difficoltà paterne e i padri fanno forse più fatica a parlarne poiché spesso si fa attenzione alla diade madre/bambino, tralasciando i vissuti dei padri, che invece sono altrettanto importanti e rivoluzionari.
Come si spiega? Le cause della DPP
La Medicina ha studiato molto il fenomeno e fornito ipotesi di varia natura. Ci sono poi fattori di origine psicologica che concorrono alla sua comparsa e ai quali la Psicologia tenta di dare un significato, legati agli eventi del parto, come ad esempio il cambiamento di ruolo della donna in ambito sociale e familiare, il timore per le sue imminenti responsabilità e per le modificazioni nel proprio corpo, la difficile elaborazione di un parto traumatico e particolarmente medicalizzato, la fatica psicofisica che porta con sé la costruzione di una relazione di completa dipendenza tra madre e bambino.
La terapia della Depressione Post Partum: come intervenire?
Pur potendo ipotizzare delle cause naturali, legate alla fisiologia della donna, è possibile prevenire o quantomeno attenuare le manifestazioni di questo complesso stato d’animo, agendo soprattutto a livello psicologico, eventualmente ricorrendo all’intervento professionale di uno psicologo.
La persona stessa, madre o padre che sia, può lavorare molto ed efficacemente in una direzione di prevenzione e protezione, frequentando un buon percorso di accompagnamento alla nascita o affrontando in un percorso personale o di coppia le proprie paure e difficoltà, prima che queste si concretizzino con il parto o dopo la nascita del bambino, prendendosi il tempo necessario per elaborare il proprio cambiamento, l’esperienza di parto vissuta e concedendosi spazio per conoscere il nuovo arrivato e ritrovare un equilibrio con se stessi e il partner.
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