Una delle molteplici definizioni che specificano la Psicologia è: la scienza che studia i rapporti che intercorrono tra un essere vivente e l’ambiente in cui vive. Insomma: più menti in più luoghi!
Avete mai sentito parlare di psicologia ambientale, architettonica, urbanistica? Forse no, ma riscontriamo una crescente attenzione verso questi temi perché, tra le varie, prendono in considerazione la possibilità di pensare e realizzare ambienti che rispondano alla necessità di migliorare la qualità di vita di coloro che li abitano. Ciò diviene ancora più sentito quando l’ambiente oggetto di intervento è rappresentato da ospedali, case di cura, biblioteche o luoghi pubblici in genere.
Provando a semplificare, il concetto di base è questo: lo spazio architettonico, contenitore dei vissuti e delle azioni umane, è in grado di comunicare con il soggetto che lo vive, esso può favorire sensazioni di benessere o di disagio, essere stimolante, positivo o estremamente deprimente.
In una condizione particolare come è il ricovero, ad esempio, le caratteristiche fisiche dell’ambiente possono dare un contributo per rendere meno spiacevole ai pazienti la permanenza in ospedale e avere una valenza terapeutica. Sarà necessario, allora, intervenire su quelle proprietà dell’ambiente in grado di influire sia sullo stato d’animo che sul grado di comfort fisico necessario all’individuo. Pertanto la suddivisione dei diversi ambienti, i materiali utilizzati, i colori, l’illuminazione, le forme, gli arredi, nonché i giardini e le istallazioni artistiche, sono tutte caratteristiche che possono essere valutate e stabilite per ottenere un ambiente a misura dei fruitori.
E le esigenze da soddisfare sono molteplici, convivono bisogni di privacy e di socialità e l’ambiente è chiamato a trasmettere sensazioni di accoglienza e familiarità. Si ritiene, infatti, che i luoghi di cura possano avere un ruolo nel processo di guarigione del malato, se essi vengono calibrati in base alle esigenze sia fisiche sia psicologiche dell’utenza.
Chiaramente, queste discipline non si esauriscono in questo modo. Molte sono, infatti, le implicazioni di queste applicazioni della Psicologia: ad esempio, alcune teorie ipotizzano che le caratteristiche dell’ambiente abbiano una valenza particolare nel processo di formazione dei pensieri e delle emozioni umane e sarebbero in grado di influenzare il comportamento di chi ci vive.
Insomma, in questo breve spazio vi ho voluto fornire solo qualche spunto per esplorare con occhi nuovi il mondo e i vostri luoghi quotidiani.
Buona osservazione!
Dott.ssa Monia Giannecchini
Psicologa Psicoterapeuta