Proprio come lo studente ricercatore che non sa organizzare un progetto di ricerca in una domanda adeguata, il paziente spesso è così vicino al problema da non saper distinguere la foresta dagli alberi. La psicoterapia deve cominciare non fornendo risposte, ma generando domande migliori a mano a mano che vengono prese in considerazione costruzioni alternative. Il modo in cui il problema è formulato è di solito parte del problema stesso” (Trevor Butt)

 

Secondo un approccio costruttivista, si definisce disturbo psicologico una qualsiasi costruzione personale, che ha a che fare con la relazione tra sé e gli altri, che venga usata ripetutamente nonostante una continua invalidazione. Il disturbo della persona è strettamente legato alla struttura della persona stessa, ciò significa che potranno esserci degli aspetti di comunanza, ma in sostanza  il modo in cui una persona ha un attacco di panico, si sente depressa, sta in ansia o manifesta un disturbo psicosomatico sarà diverso da quello di un’altra. Una persona si sente in difficoltà quando il suo sistema di costrutti la tradisce, cioè quando non può dare un senso a ciò che le accade, quando non sente più ciò che vive come una conseguenza delle scelte che le appartengono. È in quel momento che può sviluppare dei sintomi.

 

Ed è in quel momento che la psicoterapia può rivelarsi un’esperienza utile e benefica, un percorso generalmente non lineare e sicuramente molto articolato, fatto di salite e discese, anfratti e panorami grandiosi, vicoli ciechi e strade da percorrere a tutta velocità.

 

Scriveva Kelly (1955), fondatore della Teoria dei Costrutti Personali: “Ciò che affermo è che non conta tanto ciò che l’uomo è, ma piuttosto quello che progetta di fare di se stesso. Per fare il balzo egli deve fare qualcosa di più che scoprirsi: deve rischiare una buona percentuale di confusione. Poi, al più presto, come afferra la fugace visione di una vita diversa, deve trovare la maniera di superare il momento della minaccia paralizzante e per questo vive l’attimo in cui si chiede chi sia realmente:, quello che è o quello che sta per divenire. Adamo deve aver sperimentato un momento del genere.”

 

 

Dott.ssa Monia Giannecchini e Dott. Marco Ancillotti

Studio di Psicologia e Psicoterapia Costruttivista