Vi sarà capitato di ascoltare l’opinione di uno psicologo: vi è chiaro di che cosa si occupi? O siete convinti che tutti siano in fondo un po’ psicologi? Se avete risposto SÌ a quest’ultima domanda, sicuramente non siete psicologi di professione!

La psicologia in quanto scienza è antica e giovane. È antica poiché in maniera implicita l’uomo si è sempre occupato e preoccupato del proprio comportamento e del proprio modo di pensare; è giovane perché solo da un secolo ha cominciato a farlo scientificamente.

Fin dall’antica Grecia, filosofi e altri pensatori hanno cercato di descrivere la persona, ma nessuno si era posto il problema di raccogliere sistematicamente e oggettivamente i propri dati. Alla fine del XIX secolo il problema del metodo si è fatto pressante poiché si avvertiva la necessità di fare della psicologia dei filosofi una scienza esatta come la fisica e la biologia.

Nel 1881 Wundt, psicologo tedesco, fondò il primo laboratorio di psicologia: convenzionalmente questa è la data di nascita della psicologia per come la si intende oggi. Per separarla dalla psicologia dei filosofi non ci è limitati all’adozione del metodo scientifico, ma si è tentato di definirne anche il suo campo di indagine: su questo punto sono sorti molti problemi.

I primi psicologi moderni si occuparono principalmente di sensazioni e percezioni. Alcuni tentarono di definire processi più complessi come la volontà, il pensiero o la memoria. Era l’epoca del pionierismo e lo sforzo principale era volto all’essere “scientifici”, per cui si bandiva dai laboratori ogni forma di opinione o di interpretazione soggettiva, finché un medico viennese, Sigmund Freud, cominciò ad andare nella direzione opposta: niente indagine del comportamento, ma delle forze e dei meccanismi sepolti nel profondo della nostra mente.

Da allora, il percorso della Psicologia si è complessificato, diversificato e ampliato: non basterebbero tomi e tomi per elencare tutte le declinazioni possibili e i punti di vista teorici della psicologia contemporanea. Quindi la psicologia non utilizza solo un metodo scientifico, spesso è più vicina all’arte o alla filosofia e non è neppure unitaria, non possiamo infatti dire che la psicologia si occupi di una cosa soltanto e di niente altro.

Concludendo, nello scrivere di questo affascinante marasma, so di avervi confuso ulteriormente le idee… la capacità di tollerare e di lavorare in questa complessità è una delle molte differenze tra uno “psicologo comune” e uno psicologo di professione e per il vostro benessere, affidatevi sempre a psicologi di professione!

 

Dott.ssa Monia Giannecchini

Psicologa Psicoterapeuta